L'investimento nell'ambito della Missione 1, Componente 3, Investimento 1.2 è finalizzato alla rimozione delle barriere architettoniche, culturali e cognitive presenti nei luoghi culturali italiani, sia quelli pubblici afferenti al Ministero della Cultura (MiC) che quelli appartenenti ad altre istituzioni pubbliche o private.
Il progetto è articolato in quattro linee di intervento, tra loro complementari:
- Elaborazione del Piano Strategico per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.): questo piano riguarda musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici, archivi e biblioteche.
- Realizzazione degli interventi necessari: l'obiettivo è rendere i luoghi culturali italiani accessibili al maggior numero di persone.
- Creazione di un sistema informativo: si tratta di una piattaforma web dedicata all’accessibilità per garantire la qualità della fruizione dei beni culturali da parte di tutti.
- Attività formative e campagne di sensibilizzazione: queste sono dirette agli operatori culturali e mirano a informare e sensibilizzare sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione.
Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche serve come strumento di pianificazione e programmazione per assicurare:
- Accessibilità degli edifici pubblici;
- Accessibilità degli spazi urbani pubblici, sia costruiti che naturali;
- Fruizione da parte di tutti.
L'obiettivo principale è quello di garantire il massimo grado di mobilità nell’ambiente abitato per le persone con disabilità.
La formazione del Peba si è sviluppata in tre fasi:
- Analisi dello stato di fatto;
- Progettazione degli interventi e stima dei costi;
- Programmazione degli interventi.
Il progetto ha come obiettivo principale l'adeguamento delle sedi di Corte e Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino e dei suoi apparati informativi, al fine di favorire la fruizione da parte di diversi target di pubblico, inclusi coloro che si trovano in situazioni di difficoltà motorie, psicosensoriali o cognitive.
In generale, il Piano interpreta i vincoli all’accesso, le disfunzionalità e le criticità incidenti sulla fruizione non solo come barriere fisicamente determinabili, ma anche come interazioni tra la persona, le sue abilità, lo spazio e i suoi caratteri allestitivi e comunicativi. Ciò richiede un'attenzione particolare alle relazioni tra le persone e le cose nella situazione specifica e un processo ricorsivo di sperimentazione per mitigare o risolvere le criticità secondo un approccio di design for all.
Con i Decreti Dirigenziali n. 25 e 26 del 2023, sono stati approvati i P.E.B.A. delle sedi d’Archivio.